Boldrin Centro Auto S.p.A.
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Vivaldo, da ragazzo, nel pieno della seconda guerra mondiale, osservava i pezzi meccanici abbandonati e, imparati così, da autodidatta, i rudimenti della meccanica, nel primo dopoguerra si fece assumere come apprendista in quelle che erano le officine del periodo, cogliendo l'occasione per approfondire il suo sapere.
Recuperava con i suoi compagni i mezzi meccanici a disposizione, quasi tutti residuati bellici lasciati dagli stranieri. Lavoravano giorno e notte per ripararli, modificarli e renderli utili agli scopi più disparati: dalla costruzione di trattori agricoli (le famose Carioca) a mezzi per l’industria, compressori e quanto altro potesse necessitare. Ne modificavano l’alimentazione con quello che era reperibile nel mercato (metano, gpl o gasogeno).
Questa scuola portò ad una conoscenza meccanica ed una voglia di crescita senza paragone. Negli anni Vivaldo, assieme ai suoi fratelli, sei per la precisione, aprì quattro autofficine tra la provincia di Venezia e quella di Padova.
Nel 1962, però, si staccò dalla compagine familiare e cominciò a fare tutto da solo.
Giunto a Mirano con la moglie Dolores e il figlio maggiore Federico aprì un'autofficina autorizzata FIAT. Da qui il salto è stato breve.
L’esplosione del mercato automobilistico, l’arrivo di altri due figli, Roberto e Stefano che, assieme al maggiore hanno seguito la orme paterne e con tenacia scoprirono il mondo della vendita legato alla riparazione di quanto si muoveva su strada.
Diceva un saggio:"I figli sono frecce lanciate dall'arco dei padri", e così fu.
Nel 1989 il grande passo verso un mandato di concessionaria Innocenti, a cui si aggiunse Piaggio.
Il giro di affari cresceva e così, nel 1999 si passò ad Alfa Romeo. Nel 2000 ad arrivare fu Citroën, prima in via Orsato a Mestre e poi, nel 2001, il capannone attuale a Marghera. Un altro marchio arricchì la collezione dell'azienda nel 2005: Kia, con un ampliamento in Via F.lli Bandiera vicino a Citroen e durante lo stesso anno si ampliò ancora: lo showroom di Chioggia era una realtà.
Arrivati finalmente ad essere una società per azioni (S.P.A.), nel 2007 l'area di competenza uscì addirittura dalla provincia, sbarcando a Silea (TV) e rilevando una concessionaria Fiat (di nuovo!), la Novauto.
Oggi l'azienda dimostra grande solidità e di stare fuori dal coro in questo panorama dell'auto in affanno; 50 anni di esperienza e di realtà.
Recuperava con i suoi compagni i mezzi meccanici a disposizione, quasi tutti residuati bellici lasciati dagli stranieri. Lavoravano giorno e notte per ripararli, modificarli e renderli utili agli scopi più disparati: dalla costruzione di trattori agricoli (le famose Carioca) a mezzi per l’industria, compressori e quanto altro potesse necessitare. Ne modificavano l’alimentazione con quello che era reperibile nel mercato (metano, gpl o gasogeno).
Questa scuola portò ad una conoscenza meccanica ed una voglia di crescita senza paragone. Negli anni Vivaldo, assieme ai suoi fratelli, sei per la precisione, aprì quattro autofficine tra la provincia di Venezia e quella di Padova.
Nel 1962, però, si staccò dalla compagine familiare e cominciò a fare tutto da solo.
Giunto a Mirano con la moglie Dolores e il figlio maggiore Federico aprì un'autofficina autorizzata FIAT. Da qui il salto è stato breve.
L’esplosione del mercato automobilistico, l’arrivo di altri due figli, Roberto e Stefano che, assieme al maggiore hanno seguito la orme paterne e con tenacia scoprirono il mondo della vendita legato alla riparazione di quanto si muoveva su strada.
Diceva un saggio:"I figli sono frecce lanciate dall'arco dei padri", e così fu.
Nel 1989 il grande passo verso un mandato di concessionaria Innocenti, a cui si aggiunse Piaggio.
Il giro di affari cresceva e così, nel 1999 si passò ad Alfa Romeo. Nel 2000 ad arrivare fu Citroën, prima in via Orsato a Mestre e poi, nel 2001, il capannone attuale a Marghera. Un altro marchio arricchì la collezione dell'azienda nel 2005: Kia, con un ampliamento in Via F.lli Bandiera vicino a Citroen e durante lo stesso anno si ampliò ancora: lo showroom di Chioggia era una realtà.
Arrivati finalmente ad essere una società per azioni (S.P.A.), nel 2007 l'area di competenza uscì addirittura dalla provincia, sbarcando a Silea (TV) e rilevando una concessionaria Fiat (di nuovo!), la Novauto.
Oggi l'azienda dimostra grande solidità e di stare fuori dal coro in questo panorama dell'auto in affanno; 50 anni di esperienza e di realtà.