Lotus Emira

La scelta è limitata a 2 opzioni, ma fondamentale a seconda delle preferenze del compratore. La scelta più “conservativa” è il 4 cilindri in linea turbo di origine Mercedes da 2 litri e 360 CV di potenza, abbinato unicamente ad un cambio sequenziale a 8 marce con doppia frizione. L’alternativa è invece rappresentata dal V6 3,5 di origine Toyota e sovralimentato tramite volumetrico, che si attesta sui 405 CV, la vera “chicca” di questa motorizzazione sta però nel cambio manuale a 6 marce che accontenterà le preferenze di tanti puristi della guida, sostituibile comunque con uno automatico, sempre a 6 rapporti, più pratico. Le prestazioni delle 2 versioni sono paragonabili, cambiano leggermente i valori di coppia e le modalità di erogazione, così come i consumi e le emissioni che pendono logicamente a favore del motore turbo più compatto ed efficiente. Limitata è invece la scelta optional, come da migliore tradizione Lotus.

In quanto anello di congiunzione tra una coupé “entry level” e una vera e propria supercar, la Emira non trova molta competizione nella sua fetta di mercato, l’alternativa migliore è rappresentata dalla Porsche Cayman GTS, scelta sicuramente più convenzionale e molto simile sia a livello di prestazioni che di prezzo. Altre le alternative facendo un compromesso sulle specifiche tecniche. Tra queste troviamo la Toyota GR Supra e le più docili varianti della Jaguar F-Type. La Emira è sicuramente una validissima scelta per chi cerca una coupé sportiva dalle ottime doti, senza però dover sconfinare nel territorio delle coupé più esclusive e blasonate quali Ferrari, Lamborghini e McLaren.