Alfa Romeo MiTo (2008-19)

Alfa Romeo MiTo (2008-19)
  • Prezzo
    da € 13.900
    a € 26.500
    Confronta
  • Lunghezza
    406 cm
  • Larghezza
    172 cm
  • Altezza
    145 cm
  • Posti
    4
  • Bagagliaio
    da 270 dm3
    a 1.020 dm3
  • Massa
    da 1.155 kg
    a 1.280 kg

Perchè comprarla

Una piccola Alfa, che non ci si sarebbe certo aspettati un tempo, da qualche anno è disponibile per chi ami la casa del Biscione e voglia portarne marchio e stile su un’utilitaria moderna. Made in Torino by Fiat, più che in Arese, condivide gran parte del suo essere con le cugine Punto e Ypsilon. Chi segua con passione il grande marchio milanese non può certo riconoscerne qui il vero e puro DNA, poiché non ci sono motori dedicati o trazione posteriore, come nelle vere Alfa Romeo classiche del secolo scorso. Ai giorni nostri questa è però una valida vettura per la città e per i giovani, adeguata ai tempi e con Biscione unito a scudo crociato, comunque presenti sul cofano e nell’ispirazione stilistica; più facile da approcciare e da gestire di quelle del passato, o di segmento superiore. Poco oltre i quattro metri in lunghezza, dotata di valido spazio per conducente e passeggero, ha sufficiente volume anche per chi stia dietro (se due persone) e un decoroso bagagliaio, anche se non facile da sfruttare. La MiTo ha tutti i solidi e collaudati contenuti delle altre utilitarie presenti oggi nella produzione del gruppo italiano, che ne condividono il pianale, con in più quel tocco di stile Alfa ad arricchirla, frutto dell’ispirazione data anche dalle fuoriserie contemporanee della Casa, come la 8C, che tanto sono piaciute nelle loro comparse ai saloni internazionali.
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  • Nessuna ha le vere doti dinamiche attese da una Alfa del secolo scorso attualizzata, causa il telaio derivato dalla Punto 199 e quel retrotreno che non nasce per correre in pista, ma la MiTo è una signora del segmento B: sicura, con bello stile e linee azzeccate, per piacere agli amanti della sportività. Esiste solo tre porte, a ricordarne il target e francamente gratifica maggiormente i giovani e meno che pur consci dei limiti, apprezzino la porzione esteriore di personalità Alfa, pagando oltretutto una differenza prezzo non esagerata. Affidabile e oggettivamente migliorata negli interni, dopo il restyling, offre ora sette Airbag e selettore DNA in tutti e tre gli allestimenti, ci sono poi elementi da poter scegliere come il sistema multimediale Uconnect, il suggerimento marcia, o il Cruise control. I motori sono benzina anche con GPL e diesel, di ampia varietà, tutti Euro6. Se alcune sono versioni depotenziate per neopatentati, in pura prestazione svetta il Turbobenzina 1400 derivato dai T-Jet Fiat più spinti, che equipaggiano le varie Abarth: non certo parco nei consumi, da però senso compiuto a tutta la grinta esposta. Per chi pensi a economia di carburante è sempre valido il Multjet 1300, pur se non silenziosissimo, ma anche il rivoluzionario benzina TwinAir che supera i 100 CV ponendosi in frontiera alla gamma per innovazione tecnica. Tra le chicche disponibili, il cambio automatico a doppia frizione e l’opzione delle sospensioni elettroniche assistite.
  • Diversa dalle concorrenti quando nuova, in meglio per sportività, in peggio per volume di carico, si allinea maggiormente da usata al proprio mercato di riferimento, la MiTo, perdendo così percentualmente qualcosa in più sul proprio valore. Soprattutto nelle versioni Turbobenzina vi è meno tenuta che per i diesel, causa i costi di esercizio e manutenzione quando salgano le percorrenze.
  • Il progetto 955 ha visto concreta luce internazionale nel 2008, col debutto della Alfa Romeo MiTo sul mercato. Il pianale condiviso esce dagli stabilimenti Mirafiori di Torino, per il primo vero passo della Casa del Biscione nel segmento B. Prima di poter essere toccata con mano, la MiTo ha fatto parlare molto di se, grazie anche a un contest ufficiale che tramite il web, ne poteva influenzare il nome. Quello poi scelto mediando tra le tante proposte, si presta a varie interpretazioni: la più ovvia a indicare il connubio tra idee originali di Milano, casa dell’Alfa, e le sostanze tecniche adeguatamente implementate da Torino, sede Fiat. Storicamente usata per le competizioni a ruote coperte, poi riciclata per le stradali dall’indole più sportiva della casa, come le sei cilindri 3200cc, non poteva mancare anche per la piccola MiTo una versione denominata GTA. Vista solo come prototipo a Ginevra nel 2009, è totalmente dedicata al piacere di guida: un’auto molto più leggera, senza posto passeggeri dietro e con motore 1800 turbo da 240 CV. Qualche MiTo in edizione limitata per i mercati esteri ha visto realmente luce, differenziandosi solo marginalmente per allestimenti dedicati abbinati alla motorizzazione più spinta, come la Veloce, mentre per tutti è disponibile la versione Quadrifoglio dotata dei migliori richiami alla sportività Alfa, pur se solo nelle finiture stilistiche.
  • Marca Alfa Romeo
    Modello MiTo (2008-19)
    Carrozzeria Due volumi
    Inizio produzione 2008
    Fine produzione 2019
    Prezzo da 13.900 € a 26.500 €
    Massa da 1.155 kg a 1.280 kg
    Lunghezza 406 cm
    Larghezza 172 cm
    Altezza 145 cm
    Bagagliaio da 270 dm3 a 1.020 dm3
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